Moto costruite e in fase di costruzione.
Olbia 01 – La Ricerca
Fase 1 – La Ricerca
Questa settimana iniziamo un nuovo progetto custom. Come avevamo annunciato in anteprima sulla nostra pagina Facebook abbiamo tra le mani un nuovo scooter da smontare e ricostruire!
Stavolta abbiamo a che fare con una mitica Lambretta 125 Special acquistata nel mese di marzo 2016 su internet.
Tramite un’inserzione sul web troviamo infatti questa occasione e pensiamo di non lasciarcela scappare. Dopo alcuni contatti con il venditore e trattative sul costo chiudiamo l’acquisto con successo (e con un ottimo prezzo!).
La Lambretta si trova però a Olbia. Così contattiamo il nostro amico Marco, un trasportatore che ogni settimana scende e sale dalla Sardegna e grazie a lui organizziamo il ritiro. Dato che Marco non sarebbe rientrato al Nord nell’immediato rimandiamo la consegna a dopo Pasqua.
Verso metà aprile ci organizziamo e Marco ci consegna la Lambretta 125 a Milano: finalmente possiamo accogliere la nuova moto nel nostro garage!
Dal momento che avevamo visto lo scooter solo tramite foto ci mettiamo a guardarlo da cima a fondo per fare un primo controllo e capire il tipo di lavoro che ci aspetta.
La Lambretta 125 Special che abbiamo di fronte è un modello con il colore tipico della prima produzione: tutta in azzurro metallizzato, anche se ormai di “metallizzato” rimane ben poco… la vernice è ovviamente in parte andata via e in parte scolorita!
In linea generale comunque la moto è messa piuttosto bene, conservata in buono stato. La carrozzeria non sembra avere danni e stranamente la ruggine non è eccessiva.
Ci sono molto pezzi arrugginiti, è chiaro, non potrebbe essere altrimenti considerati gli anni passati ferma in un garage e senza alcun restauro.
Però in fatto di ruggine abbiamo visto anche di peggio (tipo la Bergamo 02!).
Il motore infatti non è bloccato e gira anche bene. Addirittura riusciamo a far girare subito pure le ruote. Di solito, invece, le ganasce arrugginite si bloccano all’interno del mozzo e ci danno sempre un po’ di problemi.
Il progetto sarà lo stesso una bella sfida: cambieremo lo stile e l’estetica per creare un modello unico. Lo scopo è trasformare questa Lambretta 125 Special in una moto custom racing!
Dovremo farci un bel mazzo, quindi… seguiteci e sosteneteci!
Bergamo 03 – La Ricerca
Fase 1 – La Ricerca
In questo nuovo progetto custom creeremo una lambretta personalizzata che ci è stata commissionata da un appassionato… addirittura dal Regno Unito!
Circa due mesi fa abbiamo pubblicato un annuncio di vendita della nostra Bergamo 01. L’inserzione ha avuto un ottimo riscontro e diversi interessati ci hanno contattato. Tra questi un simpatico inglese di nome Gary, originario di Oxford.
Iniziamo uno scambio di email con Gary, che ci dice di voler acquistare una delle nostre moto e di volerle vedere di persona. Così ci mettiamo d’accordo e il 16 gennaio Gary vola da Londra a Milano su un aereo della Ryanair, con il sogno di comprare una lambretta custom.
Ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo: l’aereo ritarda e non riusciamo ad incontrarci il sabato, così rimandiamo al giorno dopo.
La domenica mattina finalmente ci vediamo e portiamo Gary nell’officina in cui nascono le nostre lambrette. Gli mostriamo la Bergamo 01, quella a cui sembra essere più interessato. La moto gli piace molto, però ci dice che vorrebbe fare alcune modifiche.
Ascoltiamo le sue richieste, poi io e Claudio ci consultiamo e pensiamo che le modifiche sono così tante e particolari che sarebbe meglio costruire una nuova moto.
Spieghiamo quindi a Gary che per avere una custom al top dei suoi desideri è meglio partire da un progetto personalizzato ad hoc. In un caso come questo meglio costruire una lambretta ex novo che abbia tutte le modifiche che l’acquirente vuole, e che sia al 100% il risultato delle sue idee e dei suoi gusti.
In fondo, è proprio questo il concetto base del Custom, no?
Ci aspetta quindi una nuova sfida: costruire una moto personalizzata che vada incontro alle sue esigenze ma che rispecchi anche lo stile di tutte le nostre creazioni.
Gary inizia a dirci la sua, ma ci chiede anche qualche consiglio. Così nascono insieme a lui le prime idee del progetto. Le nostre moto già finite gli servono quasi da “catalogo”: sulla sua lambretta sceglie di inserire alcuni pezzi della Bergamo 01 e un dettaglio della Alessandria 01.
La base su cui lavoreremo è una Lambretta LI 125 seconda serie del 1961 che avevamo già, un po’ messa male ma pronta per rinascere. È una moto che abbiamo acquistato tempo fa da un collezionista della provincia di Bergamo, sprovvista di documenti.
Ora possiamo riprenderla tra le mani, metterla sul nostro banco da lavoro e trasformarla nella moto dei sogni di Gary. Sarà la Bergamo 03 Custom Lambretta!
Una volta costruita la spediremo a Oxford e Gary ne farà un uso davvero particolare.
Riuscite a immaginare a cosa gli servirà? 😛
Bergamo 02 – Il Collaudo
Fase 4 – Il Collaudo
La nostra nuova lambretta custom Bergamo 02 è completa e può tornare a ruggire dopo anni e anni di silenzio!
Anche questa volta la ruggine ci ha creato un po’ di problemi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo contenti del risultato.
È venuta molto bene come verniciatura, ci piace!
In perfetto stile Eleanor. E allora portiamola su strada e facciamola sfrecciare come la Ford Mustang di Nicholas Cage nel film (be’, magari non proprio come quella quando corre all’impazzata e fa salti mortali 😛 ).
Ultimo indispensabile ritocco finale: una buona carburazione.
Apriamo il garage e tiriamo fuori la lambretta. La nostra cara Bergamo 02 è illuminata dal sole, e ci sembra ancora più bella. Ma ora dobbiamo assicurarci che sia anche funzionante.
Saltiamo in sella e mettiamo in moto. Vogliamo essere sicuri che sia tutto apposto e che il gruppo termico risponda bene.
La testiamo per un po’, ed è una vera libidine: il gruppo termico è subito pronto a tutti i regimi… spinge che è un piacere! Prova superata!
Finalmente la sentiamo rombare. È sempre una grande emozione e soddisfazione per noi creare una moto completamente nuova e con caratteristiche uniche e irripetibili.
Ci fermiamo al parco per goderci un momento di meritato riposo e per ammirare meglio la Bergamo 02. Scattiamo qualche foto e ci accorgiamo anche che la moto non passa inosservata.
Montiamo di nuovo in sella per tornare al garage. Un’altra piccola grande conquista per il team di Custom Lambretta dopo mesi di duro lavoro.
Che ne pensate della Bergamo 02? 😎
Bergamo 02 – La Costruzione
Fase 3 – La Costruzione
Finalmente siamo pronti per riprendere in mano la vecchia Lambretta DL 125 tutta smontata: è stata fin troppo nell’angolino del garage!
Io e Claudio abbiamo deciso cosa fare per renderla una custom speciale. Vogliamo ispirarci alla mitica Eleanor, la Ford Mustang del 1967 protagonista del famoso film Fuori in 60 secondi (ve la ricordate?).
La Bergamo 02 sarà quindi tutta grigia e nera. Scegliamo lo stesso tipo di vernice e colore dell’auto del film: Grey Pepper. Vogliamo riprendere la decorazione a doppia striscia nera anche sull’asse longitudinale e sulla sella, così da darle un bell’aspetto con una sintonia cromatica.
Dunque, mettiamoci a lavoro!
Si inizia come sempre con sabbiatura e mano di fondo. Cominciamo il restauro della moto con il manubrio: montiamo un kit drop bar modificato (per versione specifica DL/GP) così da darle un tono più sportivo. Inseriamo un contachilometri originale Innocenti Lambretta e un’accensione elettronica Casa Lambretta.
Completiamo il montaggio degli altri pezzi e mandiamo la moto in cabina di verniciatura. Ora non resta che rimboccarsi le maniche e iniziare a operare sul motore. Tutti i componenti sono da rifare.
Così procediamo con il montaggio di paraoli, guarnizioni, cuscinetti, frizione, manicotto, innesto marce e tutto il resto. Come albero motore inseriamo un cono grosso di derivazione Lambretta DL.
Abbiamo faticato un po’, ma fin qui tutto bene. Di sicuro, ci vuole una pausa caffè!
Quando il telaio rientra dalla verniciatura notiamo subito che è davvero un bel colpo d’occhio e valorizza il restauro. Fissiamo il cavalletto, il motore e la forcella in modo tale che la Bergamo 02 stia in piedi e noi possiamo lavorarci meglio.
Ci sentiamo già molto soddisfatti, carichi di queste sensazioni positive passiamo al montaggio e al collegamento di tutti i pezzi del nostro puzzle.
Sulla parte anteriore montiamo un ammortizzatore BGM regolabile, un nasello modificato, un freno Nissin idraulico. Sul posteriore mettiamo un ammortizzatore Stratos regolabile, un freno Nissin idraulico e un faro posteriore originale raccordato con la carrozzeria.
Per ottenere una linea più continua e fluida, infatti, raccordiamo la coda con un lavoro molto minuzioso al fanale posteriore.
Per la nostra nuova lambretta scegliamo marchi di fiducia che sono quasi una costante nei nostri progetti custom, sebbene ogni moto sia sempre unica e mai uguale all’altra, sia come estetica che come mix di componenti.
Sulla Bergamo 02 montiamo un gruppo termico 200ss Casa Lambretta, un carburatore Dell’Orto PHB 30 e una marmitta JL KPR3. Inseriamo cerchi originali, gomme originali da pista Continental ContiTwist e una sella in simil pelle in perfetto “stile Eleanor”.
Ma la costruzione non finisce qui: inseriamo una griglia di areazione interna sui fori e delle prese d’aria aggiuntive nei pannelli laterali.
Infine, marchiamo la nostra bella con i fregi Custom Lambretta sui laterali al posto di quelli originali.
Vi piace? 🙄
Bergamo 02 – Lo Smontaggio
Fase 2 – Lo Smontaggio
Abbiamo di nuovo tra le mani la Lambretta DL 125 recuperata tra la polvere di un vecchio fienile. Siamo energici e ottimisti (e armati di spray WD-40): dobbiamo esserlo per forza di fronte a così tanta ruggine!
D’accordo: smontiamola.
Abbiamo un po’ fretta di mettere mano sulla moto perché siamo sempre avidi delle emozioni che ci dà il lavoro di customizzazione… e questa lambretta è un modello davvero speciale.
Ma sappiamo bene che lo smontaggio è la parte più difficile e richiede una certa lentezza e precisione.
Per prima cosa dobbiamo stabilizzare il nostro scooter in completa sicurezza, e qui riscontriamo già i primi problemi perché è senza le ruote. Con un po’ di forza e inventiva e con gli strumenti giusti riusciamo a mettere sul banco di lavoro la futura Bergamo 02 Custom.
Via subito con carburatore e motore. Usiamo molta cautela quando smontiamo i singoli pezzi come cuscinetti, fasce elastiche, guarnizioni, paraoli, puntine… La lambretta è troppo arrugginita e il rischio di rompere qualcosa è sempre in agguato!
Procediamo con la carrozzeria. Smontiamo tutta la parte anteriore: mascherina, scudo, parafango, pedane, faro, manubrio, ecc. Notiamo le pessime condizioni del manubrio, instabile e “penzolante”.
Passiamo alla sella, che non è da meno. Andrà ricostruito tutto! Rimuoviamo anche il serbatoio della benzina, tutta la parte posteriore della moto e l’impianto elettrico.
Osserviamo con attenzione il risultato: l’abbiamo letteralmente spogliata!
Il telaio è nudo e il garage è pieno di pezzi e attrezzi ovunque. Questo caos però ci piace, è la testimonianza di un duro lavoro fatto con passione. Ci dà anche l’ispirazione per pensare a come faremo il restauro.
Iniziamo a discutere tra di noi. Come possiamo rendere unica la nostra Bergamo 02? Di che colore vogliamo farla? Quali pezzi speciali scegliamo questa volta?
“Posteggiamo” il telaio sul tavolo da lavoro finché non saremo pronti per la costruzione.
Di sicuro non ci accontenteremo di pezzi qualsiasi. Come sempre sceglieremo componenti di marchi originali, prestanti e belle esteticamente, per garantire la qualità e l’esclusività.
Questa Lambretta DL 125 dovrà diventare un esemplare custom unico. Ce la faremo?
Bergamo 02 – La Ricerca
Fase 1 – La Ricerca
Oggi iniziamo una nuova avventura sulle mitiche due ruote. Un nuovo progetto custom ci attende!
Questa volta non troviamo una sola lambretta ma ben due. Grazie ad un nostro conoscente veniamo a sapere che a Milano c’è un vecchio fienile abbandonato in cui un contadino tiene i due “reperti”: una Lambretta DL 125 del 1969 e una Lambretta LI 3^ serie.
Possiamo rifiutare? Certo che no! Così andiamo a ritirarle entrambe. Il recupero non è molto semplice perché troviamo le due moto letteralmente sepolte sotto una catasta di ferri vecchi.
Con un po’ di fatica le tiriamo fuori dal fienile. Purtroppo non conosciamo tutta la storia delle lambrette e nemmeno il contadino la sa. Ci racconta solo di averle recuperate tanti anni fa e di averle usate per alcuni anni prima di abbandonarle del tutto nel pagliaio.
Polvere e ruggine sono sempre le migliori testimoni di quanto tempo una moto sia stata lasciata da parte per anni in un luogo chiuso, senza essere più toccata.
La Lambretta DL 125 è priva di targa, ma il proprietario ci dice che ai suoi tempi era stata immatricolata nella zona di Bergamo. Ecco quindi che nasce in noi subito l’idea di un’altra opera custom che chiameremo “Bergamo 02”.
Notiamo che c’è davvero un bel po’ di ruggine! La Lambretta DL 125 è in pessime condizioni, oltre all’immensa quantità di polvere. Insomma, caricarla sul carrello non è proprio un gioco da ragazzi e smontarla lo sarà ancora meno!
Stretta di mano, paghiamo e si riparte. Per fortuna almeno il trasporto per il recupero non è troppo impegnativo perché la casa del contadino si trova vicino alla nostra zona.
Lungo il tragitto pensiamo se vendere o meno una delle due moto. Alla fine decidiamo di vendere la Lambretta LI 3^ serie e di tenere per il restauro la DL.
In fondo, appena l’abbiamo vista abbiamo subito pensato che l’avremmo trasformata in una lambretta unica nel suo genere! Questo perché la Lambretta DL 125 è un modello molto raro, è stata costruita in pochi esemplari a causa della successiva chiusura della fabbrica di Milano.
Per chi di voi non lo sapesse la fabbrica poi è stata acquistata dalla British Leyland Motor Corporation nel 1971 e trasferita in India. Qui hanno continuato la costruzione dello stesso modello ma con la denominazione GP (Grand Prix), che è comunque diventato uno dei simboli più importanti per il mercato inglese.
Non sembra anche a voi un buon motivo per tenerla? 😛
Venezia 01 – Il Collaudo
Fase 4 – Il Collaudo
La nostra Venezia 01 è pronta: non ci resta che mettere in moto e divorare il traffico di Milano!
Prima di tirarla fuori dal garage ci facciamo un piccolo regalo. Decidiamo di conservare il vecchio porta documenti che era montato sullo scudo della moto e che abbiamo trovato al momento dello smontaggio. Lo custodiremo affettuosamente per ricordo.
Si parte!
La prima cosa che notiamo salendo in sella alla custom è la sua bellezza.
L’estetica ci piace molto e ora che vediamo la moto alla luce naturale la vernice ci piace ancora di più, si vede chiaramente il nero opaco che spicca.
Dopo aver ovviamente effettuato una buona carburazione, schizziamo via sull’asfalto e testiamo l’efficacia del gruppo termico: perfetto, subito pronto a tutti i regimi.
La nostra Lambretta mantiene bene l’assetto e si comporta benissimo.
Possiamo dirlo: abbiamo tra le mani una vecchia gloria che è tornata a ruggire!
Sfrecciamo con la Venezia 01 e facciamo una sosta. Ci sembra quasi doveroso fermarci a contemplare un po’ il lavoro fatto.
Un signore si avvicina ed esclama “Ohhh, bella!”.
Siamo soddisfatti e gli apprezzamenti degli altri non fanno che alimentare il fuoco della passione che ci lega a questo glorioso scooter.
Vi piace la nostra Venezia 01 Custom Lambretta? 😎
Venezia 01 – La Costruzione
Fase 3 – La Costruzione
Riprendiamo tra le mani la nostra Lambretta completamente fatta a pezzi e diamo il via alla customizzazione. Il piano è rifare tutto!
Iniziamo con la sabbiatura e mano di fondo, poi passiamo alle modifiche del parafango anteriore, del manubrio e dell’alloggiamento fanale posteriore di derivazione custom.
Per la verniciatura scegliamo un colore nero opaco con finiture e dettagli in rosso corsa. Vogliamo creare un esemplare unico capace di spiccare!
Dopo la scelta dei colori e l’applicazione della vernice passiamo al motore. Qui c’è un rifacimento totale di tutti i componenti: paraoli, guarnizioni, cuscinetti, albero motore cono grosso di derivazione Lambretta LD, frizione, manicotto, innesto marce e tutto il resto.
Per non perdere il vecchio stile manteniamo il telaio, ma perfezioniamo la moto modificando tutto il resto. Una volta che il telaio è verniciato, fissiamo il cavalletto, il motore e la forcella per fare in modo che la moto stia in piedi e permetta di lavorarci meglio.
Possiamo quindi iniziare l’assemblaggio.
Sulla nostra Venezia 01 inseriamo un blocco motore recuperato da una LI 125 e poi modificato da noi. Le parti speciali per questa moto sono un gruppo termico 200ss Casa Lambretta, un carburatore Dell’Orto PHB 30 e una marmitta JL KPR3.
Sulla parte anteriore montiamo un ammortizzatore BGM regolabile, mentre su quella posteriore un ammortizzatore Stratos regolabile. Il freno è un Nissin a disco idraulico sia davanti che dietro.
Pian piano montiamo e colleghiamo tutte le parti. Adesso non sembrerà niente di che, ma aspettate che… vi piacerà!
Dotiamo la nostra Lambretta di un manubrio Drop Bar (che permette un’impostazione un po’ più sportiva), un’accensione elettronica Casa Lambretta, un contachilometri originale modificato graficamente nel fondo con le nostre mani.
Spesso, quando un pezzo non è esattamente come vogliamo lo costruiamo direttamente da zero. Inseriamo e modifichiamo infatti anche altri pezzi sulla Venezia 01: parafango anteriore (preso da una LD del ’57), nasello anteriore e faro posteriore.
Altra modifica è sui pannelli laterali. Li trasformiamo con delle prese d’aria aggiuntive, inseriamo una griglia di areazione interna su foro e mettiamo i fregi Custom Lambretta personalizzati al posto degli originali.
Come vedete, abbiamo cercato di esprimere il massimo della sportività e dell’eleganza allo stesso tempo!
Finalmente la moto è completa. La cosa che resta da fare è inserire una favolosa sella artigianale Trezzi Italia in pelle con bordo rosso, cucita interamente a mano.
Finito. Ora andiamo a vedere come va su strada!
Venite con noi? 😆
Venezia 01 – Lo Smontaggio
Fase 2 – Lo Smontaggio
Apriamo il garage e ci prepariamo per lo smontaggio di quella che diventerà la nostra Venezia 01 Custom.
Ogni volta che abbiamo tra le mani una nuova moto è come se fosse la prima volta. Ogni volta è vivo in noi il sogno di creare una Lambretta personalizzata, molto bella sul piano estetico e perfettamente funzionante e sicura.
Cerchiamo sempre di dare il massimo nel design delle nostre moto e speriamo di riuscirci anche stavolta!
Iniziamo quindi il lavoro.
Smontiamo la sella, il serbatoio della benzina, la luce posteriore. Passiamo alla rimozione di faro, manubrio, pedane e di tutti gli altri pezzi della parte frontale della moto.
In generale lo smontaggio non ci crea particolari difficoltà, solo qualche problema nella fase di stabilizzazione perché lo scooter è sprovvisto di ruote e del blocco motore (il proprietario aveva montato un blocco motore da 200 cc per elaborazione a 300 cc).
E poi dobbiamo lottare contro la solita grande rogna: la ruggine! Con un po’ di pazienza e di olio sbloccante, però, riusciamo a rimuovere i pezzetti più piccoli e a svitare viti e bulloni senza far danno.
Lavoriamo sui singoli pezzi e stiamo ancora più attenti nella parte anteriore perché è quella più esposta alle condizioni climatiche, quindi potrebbe avere viti più tenaci.
Non resta che spogliarla del tutto e prepararla al prossimo step. Cambieremo il colore e monteremo pezzi nuovi e originali.
Prenderemo questa Lambretta LI 125 2^ serie del 1961 e la trasformeremo in una custom unica!
Riuscite a immaginare come diventerà? 😀
Venezia 01 – La Ricerca
Fase 1 – La Ricerca
Un’altra Lambretta LI 125 seconda serie è pronta per abbandonare la polvere e rinascere dentro il nostro garage!
Attraverso un’inserzione su internet scopriamo che qualcuno di Padova ha messo in vendita questo fantastico modello sfornato nel ‘61 dalla Innocenti. Così, entriamo in contatto con il proprietario.
Dopo diverse telefonate riusciamo a metterci d’accordo sul prezzo e un bel sabato mattina partiamo con destinazione Padova per andare a recuperare la moto.
La vecchia Lambretta si trova in una casa di campagna, accantonata in un angolo da anni tra polvere e macerie, come un oggetto che aspetta ormai di essere buttato via… E invece no, a noi piace pensare che quelle mitiche due ruote siano solo in attesa di essere risvegliate!
Il proprietario ci racconta di averla a sua volta recuperata da una villa che doveva demolire.
Notiamo che la Lambretta è provvista di targa VE, e grazie ai documenti trovati nel bauletto scopriamo che in passato è appartenuta alla Camera di Commercio di Venezia. I documenti sono quelli originali, e c’è pure il foglio complementare.
Diamo uno sguardo veloce: le condizioni della moto non sono malaccio, ma c’è parecchia ruggine. Vediamo inoltre che mancano le ruote.
Stretta di mano, pagamento e via a caricare la Lambretta sul fuoristrada, sebbene con un po’ di fatica.
Sulla strada del ritorno siamo contenti, come sempre. Lungo le vie della zona siamo catturati dalla bottega di un contadino e ci fermiamo per comprare due bottiglie di vino locale.
Bellissima cantina con tutte le botti a vista e la possibilità di fare svariati assaggi! Ci limitiamo per non avere problemi con la guida, naturalmente.
Ora siamo diretti a Milano.
Non abbiamo idea di come trasformeremo questa nuova moto, ci giocheremo un po’…
La smonteremo per intero, la personalizzeremo e la rimonteremo, di sicuro con un look completamente diverso!
Tifate per noi! 😛